(da www.fidal.it) La pioggia ha ormai preso possesso della pista quando si presentano sui blocchi i finalisti dei 100 metri: Giovanni Galbieri in settima corsia. Mentre la spedizione slovena al completo festeggia l’oro di Barbara Spiler nel martello, la tensione viene spezzata dalla falsa del giapponese Yamagata. Si torna sui blocchi: pronti-via, pochi secondi e la favola di Galbieri si completa: taglia media tra ragazzi già formati e strutturati. Fugge via sulla corsia Prezel Hardy, il compatto americano che brucia quello che era indicato da molti come il favorito, il canadese Aaron Brown. Dietro, però, sbuca una maglia azzurra ed è quella del veronese: un bronzo che scatena quasi il delirio nella mente di un ragazzo che sa di aver compiuto qualcosa di grande e d’inatteso. Il photofinish dirà che Yamagata è rimasto fuori dal podio per un solo centesimo. E quando il risultato ufficiale compare sul tabellone luminoso, Giovanni lancia un urlo di trionfo, non smette di correre ed agitarsi, festeggiato dagli altri azzurri presenti: fatica ad articolare concetti concreti, tanta è la gioia. Ed è la prima medaglia italiana di questi campionati mondiali, la settima per i nostri colori nella storia della manifestazione. (foto Omega-Fidal)